Il regista Gabriele Muccino e Ariana Rockefeller (stilista e pronipote di John D. Rockefeller, nonché fondatrice della Standard Oil) sono due dei personaggi nazionali e internazionali che hanno già mostrato di apprezzare – anche attraverso i canali social – i prodotti agroalimentari di MoliseFood. Buone notizie, dunque, per un progetto di promozionedella qualità enogastronomico-turistica finalizzato a far conoscere il Made in Molise, accompagnato anche da uno sviluppo occupazionale: possibilità che potrà dare una boccata d’ossigeno all’economia regionale e nazionale in questo periodo di emergenza sanitaria.

Nato due anni fa, con il coinvolgimento di circa 20 aziende agricole, MoliseFood raccoglie un paniere di prodotti di eccellenze enogastronomiche e identitari della regione, nel cui piano di sviluppo sono previsti tre store aperti a Roma, con l’obiettivo di espandersi in Italia (Milano e Bologna), in Europa (già attivo un punto vendita in Spagna, a Siviglia) e negli Stati Uniti, senza dimenticare il mercato cinese, nel rispetto delle norme che regolano l’emergenza attuale.


In particolare, dopo Natale, è prevista anella Capitale l’apertura di un quarto punto vendita, nel borghese e aristocratico quartiere Parioli. all’insegna di un’offerta enogastronomica tutta nel segno della qualità. Lo scopo è quello di promuovere nel suo complesso i prodotti di un territorio montuoso italiano con un tratto di costa affacciato sul Mar Adriatico, comprensivo di una parte del Parco nazionale d’Abruzzo. Grazie alla collaborazione attivata con la piattaforma Eatit, le proposte comprendono delizie quali caciocavalli, salsicce, tartufo, papanella, vino, olio, alimenti che hanno fatto la storia del territorio molisano.
“Tutto sta andando nella direzione del commercio elettronico o delle consegne con il drone e degli acquisti isolati e freddi; una delle chiavi del progetto MoliseFood è, invece, la riumanizzazione della vendita”, afferma Francesco Caterina, direttore generale di MoliseFood. “Il personale è formato, difatti, per spiegare, informare, consigliare e accompagnare il cliente attraverso un’educazione alimentare, spiegando come e perché mangiare sano e conoscere la filiera produttiva sia indispensabile”. Perché il food si vende (meglio) soprattutto guardandolo, odorandolo e assaggiandolo dal vivo.
Clara Ippolito