È Azzurra come i colori delle maglie dei nostri eroi dello sport, ma anche come il cielo sopra i campi di luppolo in Umbria: il nome di questa Keller Pils viene dai suoi fan, che hanno battezzato in questo modo la prima birra bionda a bassa fermentazione di Mastri Birrai Umbri. Azienda brassicola del Gruppo Farchioni (una delle più importanti imprese agroalimentari italiane con sede in Umbria, a Gualdo Cattaneo), che ha dato vita a un prodotto nuovo, completamento della linea di Monkey Style, al suo esordio in bottiglie da 0.75.

Proprio in questi giorni, peraltro, esce il video dedicatole che fa parte della serie web “Segui le scimmie”, inaugurata alla fine dell’anno scorso e protratta con nuove uscite fino alla fine del 2021. Siamo di fronte a una “bionda” per definizione, realizzata con acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito: beverina, con sentori classici di pane, note erbacee e una punta di speziato, è arricchita da un bel capello di schiuma. Il suo stile è un tradizionale tedesco rivisitato, grazie alla maestria artigianale di Michele Sensidoni, l’head brewer di Mastri Birrai Umbri.

“Azzurra ha una storia speciale”, spiega Marco Farchioni, manager dell’azienda. “Infatti, il nome di questa nuova birra è stato scelto mediante un contest sui social aperto non solo al pubblico dei nostri affezionati, ma anche a tutti gli appassionati di birra. Un’iniziativa che ha avuto un successo inaspettato, tanto che abbiamo ricevuto ben 400 proposte di nomi, segno del grande affetto che circonda la nostra azienda e della grande fantasia degli italiani; alla fine ha vinto Azzurra, una parola bellissima che lega questa birra neonata al nostro amato Paese”, conclude il manager.
Forte di questo nome scelto coralmente e direttamente, la Keller Pils è stata dedicata agli sportivi italiani di tutte le specialità; oggi, ancor di più, dato che non possono esercitare la propria attività a causa delle restrizioni della pandemia. Un augurio liquido e spumeggiante, perché si possa presto tornare a festeggiare tutti insieme le vittorie future.
Clara Ippolito