La solidarietà verso le strutture sanitarie nel mondo del vino non si ferma, anzi prosegue indefessa. È il caso di quella promossa da Cantina Colli Euganei che va avanti fino a Pasqua a sostegno sia del lavoro dell’equipe medica del Dipartimento di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’Università di Padova sia per la promozione del turismo nel territorio di Vo’, uno dei primi comuni in Italia ad essere stato dichiarato zona rossa.
In sette mesi dal suo avvio (giugno 2020) il progetto ha, infatti, già raccolto 120 mila euro grazie al fatto che per ogni bottiglia di Serprino Spumante Doc Colli Euganei e di Rosso Doc Colli Euganei venduta, un euro viene destinato all’Università di Padova per la ricerca, mentre 10 centesimi vanno al Comune di Vo’.


Peraltro, dal suo esordio l’iniziativa ha potuto contare sulla collaborazione di numerose catene come Despar, Eurospar, Interspar, Alì, Famila, A&O, Mega, Cadoro, Iperlando, Maxi, Spak, SuperW, Eurospesa, Crai, e Autogrill tanto che, per il suo valore, si è aggiudicata anche il premio come miglior progetto per il rilancio del territorio e dell’enogastronomia drl Gist (Gruppo italiano stampa turistica), consegnato nell’ottobre scorso in occasione della 57esima edizione della fiera TTG Travel Experience di Rimini.
“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto in questi mesi”, spiega Lorenzo Bertin, presidente diCantina Colli Euganei, “tanto che il nostro impegno continuerà anche quest’anno, perché in un momento ancora così difficile ci sembra giusto proseguire nel dare il nostro contributo per sconfiggere il virus e cercare di tornare a una vita normale”.
Allo stesso modo il Rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto ha affermato che “il 2021 ha portato con sé la somministrazione dei primi vaccini, segno tangibile dell’importanza della ricerca scientifica, risposta universale alla pandemia”. Felice che il progetto “Vo’ per la ricerca” continui il Rettore sottolinea che il contributo verso il suo Ateneo è stato già assai importante e generoso, considerato anche che quello di Vo’ è un territorio al quale l’Università di Padova è sempre più legata, grazie agli studi epidemiologici permessi dalla straordinaria collaborazione della popolazione.
Clara Ippolito