IL VINO ROSATO SPOPOLA NEL MONDO GRAZIE ALLA FAMA DEL BRAND

Sono i banchi d’assaggio della I edizione della Selezione Rosé del Concours Mondial de Bruxelles, dedicata ai pink wine di tutto il mondo, a scattare la fotografia aggiornata dei consumi di vini rosati per il 2021. Secondo un sondaggio realizzato con i giudici degustatori e gli opinion leader, chiamati a giudicare oltre 1.000 pink label in gara provenienti da 27 Paesi, nel corso di una quattro giorni svoltasi di recente a Bruxelles e in modalità lockdown, l’80% degli attuali consumi di questa tipologia sono spinti soprattutto dalla fama del brand e dell’etichetta, a prescindere dal vitigno.
Ad attrarre i wine lover è, soprattutto, la riconoscibilità del territorio di produzione a dimostrazione di una scelta “emozionale” che prescinde dalla conoscenza tecnica del vino in sé, basata essenzialmente sull’idea di moda, sulle sensazioni gusto-olfattive e su un approccio edonistico.

“Superato il concetto di vino puramente al femminile”, ha spiegato Thomas Costenoble, direttore del Concours Mondial de Bruxelles, “le pink label sono ormai un vero e proprio fenomeno in ascesa a prescindere dall’età e dal genere dei consumatori, che oggi sempre più spesso scelgono una bottiglia di rosé sia nel caso di un evento particolare sia se sono semplicemente a caccia di relax e momenti di convivialità”. Il che depone a favore di una scelta “di consumo”, alla ricerca del piacere e della socialità dettata dai gusti personali, spesso non coincidenti con una conoscenza oggettiva del vino o del vitigno (8 consumatori su 10, infatti, amano i rosati in quanto tali e li vedono come fortemente fashion).
L’identikit è stato tracciato dall’unico concorso itinerante al mondo, che non trascura di certo il fattore versatilità, oggi sempre più oggetto di rinnovata e crescente attenzione da parte dei consumatori, ma anche dei grandi chef. Ecco perché gli organizzatori del Concorso danno appuntamento a L’Aquila dal 4 al 6 giugno per una tre giorni – riservata agli addetti ai lavori – che punterà i riflettori proprio sul foodparing e, dunque, sugli abbinamenti vino rosato-cibo più in voga del momento. Fortemente voluto dalla Regione Abruzzo, territorio tra i più vocati alla produzione di vini rosati, nella persona del Vice Presidente Emanuele Imprudente, saranno coinvolti tutti i vini rosati italiani e degli altri Paesi partecipanti che hanno conquistato le Gran Medaglie d’Oro e quelle d’Oro; protagonisti di sessioni di degustazioni guidate in forma anonima da giudici esperti che valuteranno i vini in gara sulla base del loro potenziale abbinamento migliore con delle specifiche categorie di piatti (dai crostacei agli arrosti, passando per i primi piatti e il dolce). Gli abbinamenti più votati saranno elaborati da uno chef stellato di fama internazionale e, chiaramente, il vino vincitore sarà decretato proprio sulla base del più riuscito abbinamento sensoriale con la pietanza.

Degustazioni di vini rosé alla I edizione del Concours Mondial de Bruxelles

Nell’attesa sono stati intanto resi noti i risultati della I edizione della Selezione Rosé del Concours Mondial de Bruxelles che ha incoronato l’Italia seconda al mondo per numero di medaglie conquistate (complessivamente 64) dietro la Francia (135 medaglie ottenute) e davanti la Spagna (42); tra le regioni del Bel Paese che hanno ottenuto maggiori riconoscimenti guidando la ‘carica’ dei rosati tricolore, il Veneto (20 medaglie), l’Abruzzo (16), la Puglia (9) e il Friuli Venezia Giulia (6). Ma nel novero dei campioni – che hanno permesso all’Italia di portare a casa complessivamente 2 Gran Medaglie d’Oro, 20 Medaglie d’Oro, 42 Medaglie d’Argento e 1 Trofeo “Rivelazione” (con il Terzini Rosato Cerasuolo d’Abruzzo DOC della cantina Terzini, Abruzzo, eletto Rivelazione Vino Italiano 2021) – rientrano anche etichette provenienti da Toscana, Sicilia, Sardegna, Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Campania e Basilicata. Regioni punte di diamante del drink pink che hanno sancito a livello mondiale il ruolo da protagonista dello Stivale, quarto al mondo per produzione (circa 2,5 milioni di ettolitri all’anno), dopo Francia, Stati Uniti e Spagna.

Clara Ippolito

www.concoursmondial.com

Credits Concours Mondial de Bruxelles

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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