Un risultato storico per il vitigno Camaiola che sarà iscritto nel Registro nazionale delle varietà di vite. Infatti, il Comitato nazionale per la classificazione delle varietà viticole ha detto sì al dossier presentato dal Sannio Consorzio Tutela Vini, che così raggiunge un importante traguardo perché nell’istituzione del Registro (1970) non era mai stato catalogato alcun vitigno coltivato esclusivamente nella provincia di Benevento. Ora si attende la pubblicazione del decreto del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Questo traguardo è ancor più importante considerato che il riconoscimento si traduce nell’iscrizione di un vitigno con il suo antico nome; coltivato da sempre, in particolar modo nell’area telesina-titernina, era stato cancellato perché confuso con quello del barbera di origini piemontesi, che nulla ha a che fare con questa storica varietà sannita.
Il riconoscimento premia, inoltre, il grande lavoro messo in campo dal Sannio Consorzio Tutela Vini, che ha inoltrato al Ministero la richiesta di iscrizione del vitigno, procedendo alla stesura dell’articolato e dettagliato dossier scientifico, indispensabile per raggiungere l’ambito obiettivo. Adesso sarà sempre compito del Consorzio andare avanti con tutte le procedure successive necessarie alla registrazione del vitigno, di modo che presto sulle bottiglie a denominazione si possa vedere scritto Camaiola.
Di certo un’azione importante di valorizzazione del patrimonio vitivinicolo sannita, dato che i vini ottenuti da questa varietà riscuotono sempre maggior attenzione.
L’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale assume, dunque, una grande importanza anche per le sfide future: grazie agli studi sul vitigno, che vedono già impegnate alcune aziende, si acquisiranno nuove conoscenze scientifiche su tale varietà, per migliorare ulteriormente le sue caratteristiche e le sue capacità espressive. La qual cosa farà diventare il vitigno Camaiola fondamentale per i produttori dediti a una viticoltura sempre più sostenibile e capace di adattarsi ai cambiamenti climatici.
Clara Ippolito