Partita ufficialmente la vendemmia 2021, con ovviamente le dovute differenze da regione a regione: ieri, per esempio, ha iniziato la Franciacorta che ha dato il via alla raccolta delle uve partendo dai vigneti del versante sud del Monte Orfano, dove si comincia dallo Chardonnay, dal Pinot Nero e dal Pinot Bianco sempre in anticipo rispetto alle zone più centrali, grazie al particolare microclima che le contraddistingue.

“ La campagna 2021 è partita in salita con una piccola gelata ad aprile e si è conclusa con qualche difficoltà con una grandinata a fine luglio, eventi che hanno rallentato anche l’inizio della raccolta e posticipato la vendemmia di circa una settimana rispetto al 2020 “, ha detto Francesco Franzini, Vicepresidente del Consorzio Franciacorta con delega Tecnica. “Fortunatamente la qualità delle uve non è stata compromessa da questi eventi e ci aspettiamo una vendemmia, seppur meno ricca dal punto di vista quantitativo rispetto al precedente anno, molto soddisfacente dal punto di vista qualitativo”.

Complice l’andamento meteorologico delle ultime settimane, stabile e soleggiato, un toccasana per le uve che hanno potuto mantenere un ottimo livello fitosanitario, si stima un carico produttivo potenziale inferiore ai 100 quintali per ettaro, tale da non permettere la richiesta di attivazione della riserva vendemmiale per il 2021.
Però, se dal punto di vista quantitativo la vendemmia 2021 sarà meno ricca di quella precedente, a causa degli eventi naturali che hanno caratterizzato questa stagione, non essendo stata compromessa la qualità delle uve, i risultati promettono di essere ottimi.
Clara Ippolito
Credits Consorzio Franciacorta – Fabio Cattabiani