La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti lancia FIVI4FUTURE: I VIGNAIOLI COLTIVANO LA RICERCA, un progetto strategico pluriennale articolato in numerose azioni che mette al centro la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità, da sempre pilastri fondativi dell’associazione. Nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuove la qualità e autenticità dei vini italiani con oltre, allo stato attuale, 1300 produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Il nuovo progetto è in linea con il piano decennale Farm to Fork, messo a punto dalla Comunità Europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, che prevede in ambito agricolo di ridurre del 50% l’utilizzo di fitofarmaci entro il 2030.

La prima azione del programma è un progetto di ricerca, elaborato da FIVI in collaborazione con la società di consulenza Perleuve dell’agronomo Giovanni Bigot e con l’Università degli Studi di Udine, che punta ad aumentare la biodiversità dei vigneti attraverso la progressiva eliminazione degli insetticidi di sintesi, la riduzione degli insetticidi biologici e il monitoraggio degli organismi utili. Della durata di 3 anni, prevede come prima fase il monitoraggio dei fitofagi e dei loro antagonisti in vigna; le informazioni raccolte sono condivise tramite l’app 4Grapes® dalle singole aziende e sono utili per mappare a livello nazionale la presenza dei principali artropodi dannosi alla vite, di acari e insetti utili, individuare le strategie di intervento a minor impatto e a creare le basi per un sistema nazionale di condivisione dati tra i soci della Federazione.

In questi primi 4 mesi di attività i vignaioli che hanno aderito a quest’azione hanno eseguito 3.912 rilievi su 277 vigneti, controllando in totale 61.657 organismi. “FIVI4FUTURE vuole essere un progetto di ampio respiro, una sorta di contenitore di tante azioni, delle quali questa sulla riduzione degli insetticidi è solo il primo obiettivo dei quattro previsti dal programma UE”, ha sottolineato Gaetano Morella, Vicepresidente della Federazione. “L’obiettivo dell’intero progetto”, ha specificato ancora, “è quello di formare gli associati affinché possano vivere in modo consapevole e responsabile la transizione dell’agricoltura verso pratiche sempre più sostenibili”.
Clara Ippolito
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