CANTINE APERTE IN VENDEMMIA. L’UVA CHIAMA A RACCOLTA

Dopo il grande successo del classico appuntamento, quest’anno raddoppiato, di Cantine Aperte, e una scintillante edizione di Calici di Stelle, ora è la volta di Cantine Aperte in Vendemmia che, partita a settembre, si chiuderà a fine ottobre. Un modo inebriante per concludere un’estate caldissima  e godersi un po’ di fresco con un buon calice di vino. Il calendario è fitto di incontri che coinvolgeranno per 60 giorni le tante cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino, dal Piemonte alla Sardegna. “Cantine Aperte in Vendemmia avrà una durata di due mesi”, ha sottolineato Nicola D’Auria, Presidente MTV, “e giungerà a coronamento di un’estate assai positiva per l’associazione. Le nostre iniziative hanno, infatti, incontrato il gusto del pubblico e l’attenzione dei media. La filosofia è quella di privilegiare sempre più un discorso di alta qualità nell’accoglienza e nella divulgazione, approccio che ha pagato i suoi dividendi, come testimoniano sia la soddisfazione dei tanti appassionati sia quella dei vignaioli coinvolti”.

Grappolo di uva

Grandi aspettative, dunque, per una manifestazione che nasce proprio con l’intento di offrire ai winelovers, ma anche ai semplici eno-curiosi, la possibilità di visitare vigne e cantine nel periodo più importante dell’annata vitivinicola, quello della vendemmia. Non mancherà anche  l’opportunità di vivere live fasi come quelle della raccolta e della pigiatura, ma anche pranzi e cene in vigna, trekking enologici, degustazioni guidate, mostre d’arte, spettacoli e concerti.

“Il tutto”, ha aggiunto D’Auria, “ovviamente nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza e tramite prenotazione, esattamente com’è stato fatto per Cantine Aperte e Calici di Stelle”. La durata dell’iniziativa, unita al fatto che molte delle attività si svolgeranno all’aperto e quindi con minori limitazioni, darà la possibilità di accogliere moltissimi amici e brindare con loro alla nuova vendemmia.

Clara Ippolito

www.movimentoturismovino.it

Credits MTV

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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