Oltre 680 gli esercizi segnalati con più di 60 new entry, con un’appendice dedicata delle migliori pizzerie italiane nel mondo, 6 nuovi ingressi nella vetta della classifica premiati con i Tre spicchi, 1 nuovo Tre Rotelle, 9 i premi speciali. Questi i numeri della guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso 2022 (€ 8,90), nona edizione che racconta la “nuova normalità” di un settore che ha dato prova di grande vitalità e capacità di reinventarsi e rinnovarsi con nuove consapevolezze. Molti pizzaioli, infatti, hanno sfruttato il periodo di stop imposto dalla pandemia per studiare, migliorare e diversificare gli impasti: un mix di generi che va dalla pizza in teglia alla pizza al padellino, dalla pizza al vapore alla pizza alla pala, sempre più presente nei menu dei maestri pizzaioli. Si sono moltiplicati gli orti di proprietà e, in alcuni casi, sono nate vere e proprie aziende per garantire una pizza sempre più agricola e sostenibile.
Dopo l’anno zero della pandemia, dunque, la guida torna con voti e classifiche con una crescita di premi speciali e riconoscimenti ad hoc per il bere miscelato, per il servizio di sala, per la valorizzazione del territorio. Attribuzioni che vogliono essere uno stimolo per fare della pizza, insieme al pane, sempre più un cibo d’autore, sano e sostenibile, obiettivo per un intero settore che, con impegno, sta alzando l’asticella grazie a una distinzione sempre più netta fra una semplice pizza e una pizza frutto di studio e ricerca.

“L’Unesco ha definito la pizza patrimonio immateriale dell’umanità”, ha detto Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso. “L’arte della pizza è un’arte tutta italiana che il Gambero Rosso da anni, attraverso la guida, accompagna nella crescita e nella promozione. I maestri dell’impasto sono i nuovi portavoce dei prodotti d’eccellenza del nostro Paese ed è questo il motivo che ci ha spinto a coinvolgerli nel Comitato Scientifico organizzato dalla Fondazione Gambero Rosso senza scopo di lucro, per contribuire alla focalizzazione e allo sviluppo dei corsi di Gambero Rosso Academy e di Gambero Rosso University”. “Il nostro impegno nel diffondere il “verbo della pizza” oltrepassa i confini nazionali”, ha aggiunto l’Amministratore delegato Luigi Salerno. “Anche in questa edizione segnaliamo le migliore pizzerie italiane nel mondo, arricchendo così la conoscenza e la diffusione della vera pizza made in Italy”.

Over the top nella classifica risulta la Campania con 19 locali premiati, seguita dalla Toscana con 16, dal Lazio con 14, dal Piemonte con 7, dal Veneto con 6, dalla Lombardia e dalla Sicilia con 5, dall’Abruzzo e dalla Sardegna con 3, dall’Emilia Romagna con 2, dalla Liguria, Basilicata, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Calabria e Puglia con 1, regioni che completano la geografia dell’eccellenza della pizza nel Bel Paese (la guida è acquistabile oltre che sul sito del Gambero Rosso anche in edicola e in libreria).
Clara Ippolito