GRAZY GIN

Classe 1984, Federico Illesi ha due anime: una da capo di un’azienda di servizi per il web, l’altra da appassionato di mixologia e arte del buon bere. In contemporanea con il conseguimento di una laurea in ingegneria biomedica ha, infatti, coltivato negli anni una vera vena da bartender capace di stupire amici e ospiti. Non a caso nel 2012 ha ottenuto l’attestato rilasciato da A.I.B.E.S. (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori), riconosciuta a livello mondiale da I.B.A. (International Bartender Association). Questa la breve storia di una passione trasformatasi in qualcosa di serio ma non di professionale, un trasporto da cui non poteva che nascere Grazy Gin (Trenta Editore, pag. 128, 16,00 €), un libro che traccia la storia del Gin e della Tonica, la sua inseparabile compagna, partendo dalla sua scoperta, passando per un periodo di oblio per finire al boom contemporaneo.


Gin tonic

Curiosità e piccoli aneddoti sapientemente mescolati a verità e leggenda, sono gli ingredienti delle vicende di un distillato, di cui sono spiegati anche i metodi di produzione e la relativa legislazione. Poi, via via, si entra nel vivo del profilo del più classico e intramontabile Gin Tonic, analizzato in ogni sua fase, dalla scelta del bicchiere a quella del ghiaccio, dall’attrezzatura necessaria alle decorazioni. Ma negli anni di versioni più o meno intriganti e affascinanti ce ne sono state tante, come dimostra il repertorio delle 30 ricette di questo libro con tanto di dosi, ingredienti e suggerimenti da poter preparare anche a casa per stupire gli ospiti durante un aperitivo o una cena. Come il SINGAPORE SLING.

                                             


Ingredienti per un cocktail
30 ml di Gin
15 ml di liquore Cherry
7,5 ml di Cointreau
7,5 ml di DOM Bénédictine
120 ml di succo di ananas fresco
15 ml di succo di lime fresco
10 ml di sciroppo di Grenadine
1 goccia di Angostura

Preparazione del Singapore Sling
Iniziate raffreddando il bicchiere, ovvero riempiendo con ghiaccio un calice hurricane con una capienza di 420-480 ml. Quindi, versate tutti gli ingredienti in uno shaker riempito precedentemente con molto ghiaccio e shakerate energicamente fino a quando non sarà brinato in superficie. Scolate il bicchiere dall’acqua che nel frattempo si sarà formata a causa dello scioglimento del ghiaccio e versate il liquido ottenuto filtrando sempre con uno strainer. Guarnite con una fettina di ananas e una ciliegia al Maraschino.

IL CONSIGLIO DELL’AUTORE
Rispettate alla lettera le dosi e gli ingredienti indicati. Ricordate in particolare che il succo deve essere di lime e non di limone, perché per quanto siano frutti all’apparenza simili, il gusto differisce:  infatti, il limone è più acidulo, mentre il lime è più aspro. Infine, se vi state domandando cosa mettere al posto del DOM Bénédictine (un particolarissimo e antichissimo liquore alle erbe), vi consiglio di cambiare direttamente cocktail: qualsiasi altro sostituto non vi darebbe il Singapore Sling. Inoltre, fate attenzione alla gradazione alcolica percepita in bocca che, con questo cocktail, è di circa il 10% (meno di un bicchiere di vino), cosa che potrebbe indurre a berne più d’uno. La quantità di alcol in esso contenuta, però, è di 17,2 grammi (pensate che il Gin Tonic ha una gradazione alcolica media del 14%, ma contiene 15 grammi di alcol). In altre parole è più forte in bocca, ma con meno alcol ingerito.

Clara Ippolito – Federico Illesi

http://www.trentaeditore.it

Credits Trenta Editore

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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