PIZZERIE D’ITALIA DEL GAMBERO ROSSO 2023

Farina, olio, mozzarella, pomodoro: questi i protagonisti principali della pizza, sempre gli stessi, imperitura materia prima, emblema della tonda per antonomasia. E poi ci sono le tecniche di lavorazione, frutto di ricerca e sperimentazione continua in nome di un prodotto sempre più buono e sano, legata ai frutti della terra, alla stagionalità e, quindi, alla sostenibilità. Un sapido e vasto universo raccontato nella X edizione della guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso 2023 (496 pag. – € 8,90 – in libreria, edicola e on-line), un decennio durante il quale lo scenario è totalmente cambiato, per cui attualmente a fare la differenza è soprattutto la consapevolezza del valore del prodotto e del servizio. Attività quella delle pizzerie apparentemente semplice, nella quale chi ha avuto successo dimostra di aver investito sia dal punto di vista della qualità sia della gestione. Conferma del grande work in progress in atto è il fatto che nella I edizione, risalente al luglio 2013, sul podio con il massimo punteggio – tre spicchi e tre rotelle – c’erano 25 pizzerie al piatto e 5 pizzerie al taglio, mentre oggi troviamo 96 pizzerie al piatto e 12 pizzerie al taglio.

La nuova guida rappresenta, infatti, proprio questo, mostrando come i grandi maestri della prima ora abbiano avuto l’intelligenza di evolvere in sintonia e le nuove generazioni stiano contribuendo alla prosecuzione del successo di settore.
Oltre 690 gli esercizi segnalati, con un’appendice dedicata alle migliori pizzerie italiane nel mondo, 16 nuovi ingressi nella vetta della classifica premiati con i Tre spicchi e 2 nuovi Tre Rotelle. 16 i locali con premi speciali e tante Stelle, ovvero i locali che in questi dieci anni hanno ottenuto sempre il massimo riconoscimento.


La Campania è al vertice con 23 locali premiati, seguita dalla Toscana con 16 e dal Lazio con 13; segue la Lombardia con 8, il Piemonte e il Veneto con 7; la Sicilia con 6, la Sardegna con 4. Quindi, Abruzzo ed Emilia-Romagna con 3, Liguria, Basilicata, Marche, Puglia, Trentino Alto-Adige e Umbria con 1.
Grande la soddisfazione del Presidente di Gambero Rosso Paolo Cuccia che ha sottolineato come “di edizione in edizione si sia costantemente ampliata l’attenzione e la conoscenza di questo importante patrimonio, simbolo dell’italianità”. A fargli eco l’Amministratore Delegato Luigi Salerno, secondo il quale “in questi dieci anni si è osservato un aumento delle pizzerie di qualità, grazie anche a un pubblico sempre più attento, consapevole ed esigente”.

 Clara Ippolito

www.gamberorosso.it

Credits Gambero Rosso

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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