La cornice è stata quella prestigiosa dell’Aula Moscati dell’Università degli Studi di Tor Vergata, l’introduzione sul binomio vino-Urbe quella del Professore Ernesto Di Renzo, docente di Antropologia del Gusto, il promotore invece il Consorzio di Tutela Vini Roma DOC. Questi gli attori principali della tavola rotonda “Dalla Roma Caput Vini alla Roma DOC”, un viaggio attraverso i millenni durante il quale è emerso il ruolo fondamentale che il vino ha sempre avuto nella storia di Roma. Così, di fronte a una vasta platea, composta da studenti e docenti, giornalisti e addetti ai lavori, si è tenuto a battesimo il Progetto Roma DOCet che caratterizzerà diversi appuntamenti del calendario 2023 messo a punto dal Consorzio di Tutela Vini Roma DOC.

“Per il nostro ateneo è un piacere confermare il legame che si è venuto a creare con il Consorzio Roma DOC, che ci offre tra l’altro l’opportunità di fornire esperienze dirette ai nostri studenti, in particolare a coloro che frequentano il Corso di Laurea in Scienze del Turismo e di Turismo Enogastronomico”, ha spiegato Di Renzo. Raccontare loro i mille significati che il vino ha nella storia dell’uomo non è, dunque, soltanto utile materiale di studio, ma anche un indispensabile viatico per un consumo consapevole del vino stesso”. L’incontro, moderato da Stefano Carboni, docente del corso Sociologia dei Comportamenti e dei Consumi Alimentari, ha visto intervenire anche Sabrina Alfonsi (Assessore Agricoltura e Ambiente del Comune di Roma), Claudio Di Giovannantonio (Arsial), Michela Irione (Vini Buoni d’Italia) e Tullio Galassini (Presidente Consorzio Roma DOC).

Peraltro, la Roma DOC ha sicuramente non solo l’ambizione ma anche tutte le possibilità per diventare uno dei biglietti da visita più rappresentativi della Capitale, dato messo in evidenza da Claudio Di Giovannantonio, dirigente ARSIAL intervenuto rivolgendosi agli studenti presenti con un appello a investire i loro talenti e il loro impegno nel settore legato al turismo enogastronomico che richiede, sempre più, giovani energie e professionalità con un alto tasso di specializzazione.
In questo solco si colloca l’obiettivo didattico del Consorzio che non promuove solo le etichette del territorio, assolvendo le sue varie funzioni, ma educa e narra il vino come trait d’union tra storia, cultura e società; mission incarnata dalla collaborazione con l’ateneo romano di Tor Vergata oltre che con le istituzioni, un’opportunità da non perdere, come ha sottolineato l’Assessore Alfonsi, che ha ribadito quanto puntare su una proposta vino-prodotti-cucina rappresenti per il Comune di Roma un must irrinunciabile, il driver per un turismo sempre più qualitativo con permanenze medie degne della Città Eterna.
Clara Ippolito
Credits Consorzio di Tutela Roma Doc