LE FRITTELLE DI CECI CON LE COZZE, BONTÀ NATALIZIE GLUTEN FREE

Le Frittelle di ceci con le cozze
Le Frittelle di ceci con le cozze

E con questa siamo alla terza ricetta dei fritti delle feste, giornate magiche ormai imminenti e febbrilmente attese. Ma, siccome la cucina richiede il suo tempo, armatevi di grembiule e pazienza, cominciando a fare le prove per preparare al meglio queste frittelle di ceci con le cozze.
Ancora una volta è protagonista la farina di questi umili ma preziosi legumi, un ingrediente che suggerisce a Maria Elena Curzio, Presidente di Assocuoche, sempre dei piatti gustosi.
Non a caso compare in molti ricettari regionali, tra cui quelli siciliani, dove è antica usanza annoverarla tra i fondamentali della cucina.
Qui la nostra Cuoca a domicilio ne ha approfittato, per proporre un fritto adatto a chi è intollerante al glutine, di modo che tutti possano tranquillamente mangiare le delizie più amate del Natale.
Ha messo all’interno di queste frittelle le cozze, perché la farina di ceci si sposa molto bene con il pesce ma, volendo, si possono anche riempire di verdure.

Ingredienti per 50 frittelle:

  • 300 g di farina di ceci
  • 50 cozze pulite
  • 500 ml di acqua fredda liscia (o comunque quanta ne occorre)
  • ½ panetto di lievito di birra
  • pepe nero di mulinello
  • limoni non trattati
  • olio di girasole
  • sale q.b

Preparazione delle Frittelle di ceci con le cozze

Frittelle di ceci con le cozze
Un altro modo per presentare le Frittelle di ceci con le cozze.

Fate questa pastella veloce e saporita, setacciando la farina di ceci e aggiungendo lentamente l’acqua e il lievito fino a farla diventare densa e non troppo fluida. Lasciatela riposare coperta un’oretta circa, poi immergetevi i molluschi e fateli ben avvolgere dalla pastella. Quindi, aiutandovi con un cucchiaio, tiratele su e tuffatele nell’olio di girasole caldissimo. Lasciatele dorare, salate e servitele appena fritte accompagnate da qualche spicchio di limone.

Maria Elena Curzio

Credits: M. E. Curzio

Autore: dicoppaedicoltello

È tutta colpa del Galateo di Giovanni della Casa, se poi sono diventata una giornalista enogastronomica. Quella tesi di laurea, infatti, mi fece da apripista. Mettiamoci pure, poi, che ho scritto parecchio sul linguaggio della tavola per la Treccani, che ho lavorato per il glorioso Paese Sera, per il Gambero Rosso, Horeca Magazine, Saporie.com, Julienne ed Excellence Magazine. E per non farmi mancare nulla sono stata anche caporedattore di Gusto Magazine e poi direttore di Torte. Insomma, per non farla troppo lunga è un po’ di tempo che parlo di cibo e di vino: da quattro anni anche sulle pagine del magazine italo-tedesco Buongiorno Italia e ora sul mio sito DiCoppa&DiColtello.

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