
Diamo il benvenuto al 2018 con due altre deliziose ricette di fritti: quella di oggi è salata e l’altra, quella che troverete domani, è dolce. Entrambe, comunque, sono perfette per festeggiare in bellezza la fine delle festività.
In questo primo caso si tratta dei Ruospi, nome dialettale che rimanda ai ‘rospi’ ma solo per via del loro aspetto gonfio: sono tipiche squisitezze delle feste cilentane che si preparano con le famose e rare alici di Menaica (Presidio Slow Food), il cui nome è legato alle omonime barche e reti a maglie larghe, dette menaiche, usate dagli antichi Greci per pescare le alici adulte.
A Marina di Pisciotta, in provincia di Salerno, ci sono ancora pochissimi pescatori che prendono le alici in questo modo, pulendole poi come vuole la tradizione direttamente a bordo. Oltre che a preparare questa squisita ricetta, allora, vi consigliamo di fare anche un salto in questo piccolo paese cilentano, dove queste delizie sono celebrate durante la Sagra dei Ruospi con le alici di Menaica che si tiene d’estate nell’incantevole cornice del porto locale. Buon fritto e Buona Epifania a tutti!

Ingredienti per 12 frittelle
- 500 g di farina 0
- 400 ml di acqua
- 1 cucchiaino di sale
- 2 cucchiai di olio evo
- 12 filetti di alici di Menaica sott’olio
- 25 g di lievito di birra
Per friggere
- Olio di semi di girasole alto oleico Strizzaisemi
Preparazione dei Ruospi
Fate riscaldare appena l’acqua, aggiungete il lievito di birra sbriciolato e fatelo sciogliere, mescolando con un cucchiaino. In una ciotola mischiate la farina con l’acqua, poi metteteci l’olio e il sale: impastate bene per cinque minuti, quindi prendete le alici scolate del loro olio, asciugatele, spezzettatele e unitele all’impasto. Fate riposare per 30 minuti.
Preparate, quindi, una pentola capiente e mettetevi abbondante olio di girasole, poi a cucchiaiate prelevate l’impasto e fatelo cadere nell’olio bollente, girando i Ruospi fino a doratura. Serviteli caldissimi, dopo averli ben asciugati dell’olio superfluo.
Clara Ippolito e Maria Elena Curzio
Credits: M. E. Curzio